Il potenziale inesplorato dei dati clinici
Il 13 Dicembre 2019 si teneva la III° Conferenza annuale dei Centri di Senologia della Rete Oncologica Piemonte e Valle d’Aosta presso l’Ospedale Cottolengo di Torino.
In quell’occasione venivano presentati i primi risultati dello studio AI4H K Mammella, un tentativo di invertire il paradigma finora utilizzato nei dati clinici: leggere i dati non strutturati che ci sono già anzichè attendere lo sviluppo di nuove fonti dati strutturate.
Tradizionalmente per l’analisi dei percorsi diagnostico-terapeutici si utilizzano i flussi di rendicontazione amministrativi con la consapevolezza che presentano alcuni bias e lacune al loro interno, essendo stati creati per un altro scopo.
Molto più pertinente èl’utilizzo dei dati clinici, che spesso sono disponibili in formato non strutturato e quindi con evidenti limiti alla fruizione del dato stesso per la generazione di evidenze utili agli interlocutori clinici, scientifici e decisionali.
La raccolta dei dati su più sistemi e la ricerca manuale di evidenze non strutturate nella documentazione del paziente, costituiscono uno dei maggiori distrattori del rapporto terapeutico con una conseguente duplicazione delle registrazioni ed un grande impiego di risorse, per via dell’approccio creato con valenza interna all’azienda e difficilmente ripetibile.
Il futuro dell’assistenza sanitaria sarà costruito a partire dei dati e le organizzazioni che non lo riconoscono e non sono preparate per questo sono destinate a rimanere indietro.
Questo cambiamento radicale può essere effettuato solo mettendo insieme più competenze e più organizzazioni e lavorare per favorire la proprietà emergente, tenendo sempre conto che le tecnologie riducono il tempo umano, non lo eliminano, e devono essere continuamente valutate. Approccio alla base del progetto
Grazie a Unito, Links, Ospedale Cottolengo e Roche che hanno creduto e lavorato nel progetto.
innovo