
La misurazione delle performance in sanità durante il cambiamento organizzativo
La misurazione delle performance in sanità può essere strumento per la gestione del cambiamento organizzativo. Ne parliamo con il Roberto Carignano in Healthcare Data Analytics Small Talks
La misurazione delle performance in sanità può essere strumento per la gestione del cambiamento organizzativo? Ne parliamo in Healthcare Data Analytics Small Talks. Quattro incontri con esperti di aziende sanitarie in cui si chiacchiera sull’utilizzo dei dati.
Durante il primo incontro abbiamo parlato della Funzione di produzione in sanità con Gianfranco Ventura, Coordinatore Area Risorse Economiche e Finanziarie ARES118 Lazio con una lunga esperienza nel settore Programmazione, Bilancio e Controllo di Gestione.
Nel secondo incontro abbiamo parlato della sensibilità delle organizzazioni sanitarie verso la condivisione dei dati con Francesco Enrichens Project Manager PonGov Cronicità in AGENAS.
Oggi parliamo di strumenti per la misurazione delle performance in sanità nella gestione del cambiamento organizzativo con Roberto Carignano. Roberto Carignano nel gennaio 2017 è stato nominato Direttore dell’Ufficio Programmazione e Controllo di Gestione della ASL Città di Torino, nata dall’accorpamento delle due aziende ASL Torino 1 e ASL Torino 2. misurazione delle performance in sanità può essere strumento per la gestione del cambiamento organizzativo
Cosa cercavi quando sei diventato direttore della struttura unificata delle ASL TO 1 e TO2 e che situazione hai trovato?
Quando sono arrivato al Controllo di Gestione dell’azienda unificata, io provenivo dallo stesso ruolo in una delle due aziende. Avevo la necessità di capire la situazione dell’altra azienda. Ciascuna delle due aziende aveva i propri applicativi per la gestione dei dati, ciascuno con un proprio orientamento:
- un’applicazione maggiormente orientata alla ricerca veloce, al trovare la risposta alla singola domanda o a più domande, dove gli utenti di tipo esperto utilizzavano le dimensioni disponibili per creare i propri report
- un’applicazione costituita come un portale per la pubblicazione di report statici, dove ciascun operatore abilitato all’interno dell’azienda potesse verificare i propri dati consolidati; utile per diffondere le informazioni, poco per effettuare ricerche fuori dai parametri stabiliti
Entrambe le aziende avevano però una cosa in comune: l’essere autonome nel creare l’informazione senza passare dal fornitore.
Lo scopo ovviamente è diventato di uniformare i due sistemi e abbiamo raggiunto tale obiettivo.
Ritieni che poi alla fine siate riusciti ad ottenere questo risultato?
Sì, sulla parte produzione l’abbiamo raggiunto in breve tempo e abbiamo integrato il sistema con le richieste in relazione al monitoraggio dei tempi di attesa e degli obiettivi della Direzione Generale che via via sono arrivate dalla Regione. Abbiamo quindi allargato il raggio di azione passando a monitorare i consumi. Tale attività è stata più lenta anche in considerazione del fatto che man mano che si lavorava per governare l’area dei consumi venivano cambiati i software a monte e questo ha richiesto molti più controlli da parte del personale interno.
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In questi anni avete fatto un grande lavoro di selezione degli indicatori. Siete riusciti ad attivare un processo di sinergia insieme ai servizi che vi ha permesso poi di raggiungere gli obiettivi e i KPI che aveva fissato la direzione generale anche in relazione a questa riorganizzazione?
Sì, sono stati raggiunti perché è stata costruita la nuova organizzazione sull’applicazione per dare una nuova lettura alla direzione.
Il confronto con gli altri servizi è stato fondamentale, non sarebbe stato pensabile per noi lavorare senza condivisione. Il maggiore consumo di un’azienda è il personale ed è impensabile integrarsi con più applicazioni senza coinvolgere i servizi che hanno la conoscenza del dato che viene trattato. Questo anche generando qualche problema nella gestione delle disponibilità e dei conseguenti tempi progettuali. Ci si è dovuti adeguare a ciascuna delle tipologie di flusso che è stato messo a disposizione.
Con la vecchia organizzazione facevamo molti preelaborati in autonomia utilizzando access, adesso riusciamo a fare tutto con le applicazioni.
Quali pensi siano i prossimi passi per arrivare ad avere un sistema di analisi dei dati distribuito?
Stiamo lavorando su due fronti:
- un cruscotto per la direzione generale con poche dimensioni di ricerca per vedere il budget e il CE. Non possiamo pensare che un utente di tipo direzionale si metta ad approfondire i fenomeni di dettaglio, non ha tempo. La parola d’ordine è semplificazione;
- diffondere i dati anche generando report statici mensili per dare un dato minimo sulla produzione e sulle principali voci di consumo. Un report facile fa consultare ma sufficiente a generare delle domande. Ciascun servizio in base alle domande deciderà se e come procedere ad approfondimenti specifici sulla singola domanda, anche con l’aiuto del nostro servizio. A questi report di produzione aggiungeremo gli obiettivi della performance per capire l’andamento della singola struttura. In questo caso la parola d’ordine è dati trasparenti, e la trasparenza è semplificazione.
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