
Organizzare e leggere i dati
Si parlava nei giorni scorsi della necessità di formare esperti in grado di leggere i dati, e ci troviamo di fatto in un periodo storico dove questa competenza anche in modo minimo viene a qualunque cittadino.
Ogni giovedì Il Post pubblica un articolo che descrive l’andamento dei dati covid della settimana e anche questa settimana l’analisi proposta ci da grandi soddisfazioni.
Riassumendo l’articolo si evidenzia che sono calati i nuovi contagi e i nuovi ingressi in terapia intensiva e dopo la crescita dell’ultimo mese e mezzo, anche i morti.
Ciò che interessa è come vengono scritti gli articoli.
Si parte dai nuovi casi di contagio settimanale, si trattano i decessi nello stesso periodo, quindi i due dati vengono messi a confronto nello stesso grafico anziché con una visione settimanale, con una visione trimestrale dei dati da inizio pandemia. Quindi le vaccinazioni, i ricoveri e la terapia intensiva differenziando vaccinati e non e così via.
L’aspetto interessante è che ciascun paragrafo descrive e interpreta un fenomeno ed è preceduto da un grafico esplicativo comprensibile per modalità di rappresentazione del dato. Per ciascun grafico vengono citate le fonti dati e se aggregate in autonomia, è possibile scaricare i dati in formato non aggregato.
Questo è un modo serio di approcciarsi alla cultura del dato.
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