
Linee guida organizzative: il modello digitale per l’attuazione dell’assistenza domiciliare
Sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale e sul sito del Ministero della Salute le Linee guida organizzative relative al Modello digitale per l’attuazione dell’assistenza domiciliare, ulteriore milestone del PNRR Missione 6.
Cosa sono le Linee Guida organizzative contenenti il modello digitale per l’attuazione dell’assistenza domiciliare
Le Linee guida organizzative contenenti il modello digitale per l’attuazione dell’assistenza domiciliare costituiscono la milestone “EU M6C1 – 4” della Missione 6 Componente 1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (M6C1 – PNRR), in coerenza con la riforma dell’assistenza territoriale, anch’essa milestone del PNRR.
Tutti gli interventi della M6C1 sono volti al potenziamento dell’assistenza territoriale, in particolare alla finalizzazione del principio di “casa come primo luogo di cura”.
Il documento fa fortemente riferimento alle Linee di indirizzo Nazionali sulla Telemedicina.
Quali sono gli obiettivi del Modello digitale per l’attuazione dell’assistenza domiciliare
Quali sono gli obiettivi del Modello digitale per l’attuazione dell’assistenza domiciliare? Attenzione: alcuni degli obiettivi potrebbero essere declinati in KPI. Proviamo ad elencarli di seguito:
- incrementare il numero di pazienti presi in carico a domicilio consentendo di raggiungere il valore soglia del 10% degli assistiti ultrasessantacinquenni
- garantire a tutta la popolazione lo stesso livello assistenziale e qualità delle cure erogate migliorando l’efficienza organizzativa anche in contesti geograficamente svantaggiati
- fornire al paziente un’assistenza che comprenda risposte a bisogni clinico-assistenziali e psicologici anche per ridurre l’impatto negativo del vissuto di malattia del paziente
- ridurre gli accessi al pronto soccorso, l’ospedalizzazione e l’esposizione ai rischi legati ad essa, nonché il ricorso all’istituzionalizzazione
- permettere una dimissione protetta dalle strutture di ricovero potendo assicurare a domicilio la continuità di assistenza e cure di pari efficacia
- ridurre gli accessi in day hospital sviluppando risposte alternative a domicilio
- ridurre gli accessi, da parte degli assistiti, in luoghi di cura non appropriati per la patologia
- prendere in carico il paziente a domicilio, coordinandone la gestione e assicurando il costante monitoraggio di parametri clinici, al fine di ridurre il rischio d’insorgenza di complicazioni in persone a rischio o affette da patologie croniche
- fornire alla famiglia educazione terapeutica nel proprio contesto di vita, migliorando l’uso di risorse e di servizi, favorendo le attività di sorveglianza in ambito sanitario
- accrescere l’utilizzo appropriato dei servizi a distanza finalizzato ad una più efficace risposta ai bisogni assistenziali
- migliorare la qualità di vita percepita del paziente, delle famiglie e dei caregiver
- migliorare le transizioni tra setting grazie all’informatizzazione e all’interoperabilità dei sistemi e favorire la continuità informativa
Come si rendicontano le prestazioni di assistenza domiciliare digitali?
Le prestazioni di assistenza domiciliare digitali si rendicontano direttamente utilizzando il flusso SIAD. Nelle more della definizione di specifiche tariffe nazionali si applicano le attuali modalità utilizzate per erogare le medesime attività assistenziali erogate in modalità tradizionale.
E le prestazioni dei servizi sociali a domicilio?
La Missione 5 del PNRR (M5C2.1) prevede il rafforzamento dei servizi sociali a domicilio al fine di garantire la dimissione protetta e prevenire il ricovero in ospedale.
Alcuni strumenti di telemedicina, quali la teleassistenza, possono essere integrati ed utilizzati anche per attività svolte da professionisti del sociale appartenenti ai Comuni, specie in un’ottica di integrazione sociosanitaria. Al riguardo considerato che le prestazioni sociali che integrano le cure domiciliari in esito alla valutazione multidimensionale, sono erogate dai Comuni anche con modalità di compartecipazione alla spesa, spesso correlate all’ISEE degli assistiti, è necessario tenere distinte le attività di teleassistenza sanitaria in ADI garantite dal SSN, da quelle sociali.
Come si accede all’assistenza domiciliare digitale
L’attivazione di un “percorso di telemedicina” potrà avvenire in due modi:
- dal setting domiciliare: tutti gli attori dell’assistenza territoriale (ognuno per le proprie competenze) possono individuare e proporre il paziente per il quale l’utilizzo di strumenti di telemedicina sia adeguato e utile all’integrazione delle cure domiciliari. Possono farlo in modo diretto oppure, qualora necessario, previa valutazione in sede di Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM), anche avvalendosi a seconda del modello organizzativo locale, della Centrale Operativa dell’ADI, ove presente, e della COT; L’attivazione della COT è opportuna quando si renda necessario l’intervento di diversi operatori ed il raccordo tra più servizi e setting;
- dal setting di ricovero: il personale della struttura, il medico, in raccordo con il case manager della procedura di dimissione, quando si ravvede la possibilità di prosecuzione delle cure attraverso interventi domiciliari, anche supportati da servizi di telemedicina. In questo caso segnala le proprie indicazioni e proposte al momento della richiesta di presa in carico di dimissione “protetta” alla COT, che provvede all’organizzazione ed attivazione dei servizi e professionisti preposti alla valutazione, ove non già attivati dalla struttura di ricovero, e, in caso positivo, alla successiva garanzia della presa in carico.
E se non sono capace a gestire l’assistenza domiciliare digitale?
L’assistenza domiciliare digitale così come la telemedicina hanno una forte componente tecnologica e necessitano di competenze digitali da parte di tutti gli attori, non solo del personale medico e infermieristico, ma anche del paziente e del caregiver.
Un ruolo strategico sarà assicurato dalla domotica quale uso intelligente delle tecnologie e delle strumentazioni mediche presso l’assistito.
Caso per caso saranno stabilite l’idoneità del paziente e/o del caregiver a poter fruire di prestazioni e servizi in telemedicina. Inoltre sarà necessaria l’adesione. Per ciascuna tipologia di servizio saranno valutati:
- la possibilità per il paziente/caregiver di accedere a sistemi ed infrastrutture tecnologiche che soddisfino almeno i requisiti minimi tecnici per una corretta e sicura fruizione della prestazione o servizio
- le competenze e le abilità minime che il paziente deve possedere, per poter utilizzare in modo appropriato le piattaforme tecnologiche, tenendo anche conto dell’eventuale supporto aggiuntivo che può ricevere dal caregiver.
I requisiti per l’accesso al servizio di assistenza domiciliare digitale
In generale sono requisiti essenziali per l’attivazione del percorso di cure domiciliari supportate da strumenti di telemedicina:
- l’adesione da parte dell’interessato al percorso domiciliare e all’attivazione della prestazione in telemedicina in cui possono operare più figure professionali
- l’individuazione, idoneità e formazione del paziente e/o del/i caregiver
- l’adeguatezza degli aspetti sociali del contesto familiare, dell’ambiente domestico e della rete di sostegno
- l’idoneità strutturale del contesto abitativo correlato al quadro clinico anche in relazione all’utilizzo di apparecchiature.
Article based on https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_notizie_5896_0_file.pdf
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