La sfida dei sistemi sanitari regionali viene affrontata anche tramite risposte organizzative che influenzano numero e competenze delle Aziende Sanitarie Regionali, con processi di unificazione o separazione di aziende o la creazione di nuove aziende destinate a gestire attività centralizzate a supporto delle aziende di produzione e tutela. Questi processi riorganizzativi, abbastanza frequenti in Sanità, portano con sé anche un considerevole lavoro di adattamento dei sistemi informativi e di rendicontazione.

La centralizzazione di più aziende in una unica, ad esempio porta con sé la necessità di sistematizzare la raccolta dei dati delle aziende precedenti e di uniformarli per favorirne il raffronto.

L’istituzione di una nuova azienda centralizzata con competenze in materia di controlli di appropriatezza e di congruità delle prestazioni erogate dalle strutture pubbliche e private del territorio, richiede lo stesso lavoro di adattamento previsto per la centralizzazione di più aziende, a cui si aggiunge un’importante revisione delle policy di accesso al dato.

Coniugare efficienza e rapidità di implementazione è il mandato su cui è chiamata ad agire ogni azienda, a maggior ragione questo vale per le aziende che nascono con l’obiettivo di supportare le altre come nel caso ad esempio di ARES Sardegna o delle Aziende Zero, portando risultati in tempi brevi e in un contesto diversificato.

Nell’ambito informativo, qual è quindi il modo più veloce e sicuro per garantire la continuità dei servizi di monitoraggio e condivisione delle informazioni?

Una scelta architetturale efficiente sarebbe fornire a tutte le aziende della regione lo stesso sistema informativo, tuttavia chi si occupa di ICT sa che non è il metodo più veloce.

Una soluzione valida è un sistema centralizzato di analytics, la soluzione più rapida per dare i risultati che servono subito (effettuare monitoraggi, analisi, studi) e programmare con calma la riorganizzazione necessaria ai sistemi IT.