
La gestione dei ricoveri programmati: una panoramica
Il governo del percorso del paziente chirurgico programmato: cos’è
La gestione dei ricoveri programmati, proviamo a dare una panoramica della documentazione normativa.
Si parla spesso delle liste di attesa ed è chiaro quanto l’abbattimento dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie sia uno degli obiettivi prioritari delle aziende sanitarie, così come l’erogazione dei servizi entro tempi appropriati rispetto alla patologia e alle necessità di cura.
Il Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa ha dato indicazioni riguardo il monitoraggio dei tempi distinguendo:
- il monitoraggio ex ante: si utilizza prima dell’erogazione, per la fase di programmazione delle prestazioni come ad esempio le agende di prenotazione ambulatoriali o le liste di attesa per i ricoveri;
- il monitoraggio ex post: si utilizza dopo l’effettuazione delle prestazioni per verificare l’aderenza con i criteri del PNGLA.
Qui abbiamo parlato nel dettaglio sia del PNGLA che di come devono essere rilevati e trasmessi i monitoraggi.
Sia nel caso di monitoraggio ex-ante che nel caso di monitoraggio ex-post abbiamo due tipologie di prestazioni: le prestazioni ambulatoriali e le prestazioni di ricovero. Entrambe le tipologie di prestazioni sono elencate nel PNGLA, in particolare le prestazioni di ricovero monitorate nel documento sono 17 prestazioni tipicamente chirurgiche.
Tuttavia quando si parla di paziente chirurgico programmato non si parla solo di prestazioni chirurgiche ricomprese nel PNGLA
Di cosa si parla allora?
Si parla di tutti gli interventi chirurgici che occupano la risorsa sala operatoria.
E come si gestisce?
Si gestisce partendo innanzitutto dalle Linee di Indirizzo per il Governo del Percorso del Paziente Chirurgico Programmato
Le Linee di Indirizzo per il Governo del Percorso del Paziente Chirurgico Programmato
Le Linee di Indirizzo per il Governo del Percorso del Paziente Chirurgico Programmato del luglio 2020, condividono indicazioni organizzative, operative e tassonomia delle fasi e del percorso perioperatorio cercando di rendere omogeneo sul territorio italiano l’approccio a tale percorso.
I principi fondanti delle Linee di Indirizzo sono:
- la trasparenza delle liste di attesa;
- l’esplicitazione dei tempi di attesa previsti;
- l’informatizzazione del percorso chirurgico.
Il documento descrive inoltre gli elementi essenziali del percorso del paziente chirurgico in termini di attività, ruoli, tempi, responsabilità, elementi di rischio e strumenti di lavoro.
Successivamente alle Linee di indirizzo di cui sopra, il Ministero della Salute ha ritenuto di intervenire pubblicando le Linee di indirizzo per il recupero delle prestazioni sanitarie non erogate in ragione dell’epidemia da SARS-Cov-2.
Le Linee di indirizzo per il recupero delle prestazioni sanitarie non erogate in ragione dell’epidemia da SARS-COV-2
Nelle Linee di Indirizzo per il recupero delle prestazioni sanitarie non erogate in regione dell’epidemia da SARS-COV2, Il Ministero della Salute si pone la necessità di sviluppare sistemi di monitoraggio oggettivi della domanda e dell’offerta dei ricoveri programmati.
Nell’allegato 5 si parla di “governo delle liste di attesa” e si sottolinea la necessità di garantire l’adozione di strumenti di classificazione degli interventi in lista d’attesa (es. “nomenclatore unico”) e l’introduzione di metodi tecnico-organizzativi, percorsi formativi e prodotti (software e applicativi) tali da consentire:
- uniformità delle modalità di gestione delle liste di attesa
- diffusione e utilizzo degli strumenti informatici per la gestione dell’accesso alle prestazioni di ricovero programmato
- monitoraggio prospettico per consentire interventi mirati e tempestivi laddove risultano evidenti criticità nel rispetto dei tempi di attesa
- integrazione con i sistemi-applicativi che gestiscono la programmazione delle sale operatorie
- programmazione dell’assegnazione delle risorse sulla base della consistenza e della criticità delle liste di attesa
- pulizia e verifica delle liste di attesa
- garanzia di una corretta e trasparente informazione al paziente relativamente alla sua posizione in lista.
Nel documento ministeriale si afferma inoltre quanto segue:
“La conoscenza completa e approfondita del numero di pazienti in attesa di ricovero chirurgico programmato è componente fondamentale per il governo del processo; pertanto, è importante definire in modo chiaro e condiviso le modalità di inserimento del paziente in Lista di Attesa, in coerenza con i principi guida del PNGLA (anche in ottemperanza a quanto previsto dall’art.41 del D.lgs. 33/2013, come successivamente modificato ed integrato), in modo da inserire solamente i pazienti effettivamente pronti per la chirurgia, con criteri e modalità classificatorie univoche.”
Questa ultima osservazione cambia, e di molto, i criteri di gestione e di monitoraggio sinora utilizzati dalle aziende sanitarie
Le linee di indirizzo ministeriali stabiliscono inoltre l’obbligo di informatizzazione sia per le strutture pubbliche sia per quelle private accreditate, in quanto partecipano attivamente all’offerta di prestazioni di ricovero nell’ambito del sistema pubblico.
Le Linee di indirizzo regionali che regolano la gestione delle liste di attesa per i ricoveri programmati
Successivamente alle Linee di Indirizzo per il recupero delle prestazioni chirurgiche sopra citate, ciascuna regione ha pubblicato le proprie linee di indirizzo regionali per la gestione delle liste di attesa per i ricoveri programmati.
Ad esempio qui abbiamo il documento della Regione Emilia Romagna
Tutto chiaro, ma nella pratica?
Nella pratica abbiamo spiegato tutto qui.
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L’immagine è di Dall-E-2
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