Dire, fare, pensare
Il 2020 è stato un anno molto “divertente”. Ci ha stimolato e obbligato a fare cose che di solito non facciamo: ci ha costretti a stare fermi, ci ha stimolato ad uscire dalla nostra routine.
Abbiamo attivato in urgenza il telelavoro chiamandolo smartworking e nella nostra testa hanno assunto lo stesso significato. Davvero avete avuto tutto questo tempo libero come scrivono sugli articoli di giornale? E come avete passato il vostro tempo libero?
Noi abbiamo pensato. Abbiamo acceso il senso critico, la creatività, la capacità di analisi e il senso pratico e abbiamo progettato.
Senso critico: come lavoro/lavoriamo? riesco/riusciamo a conciliare la vita lavorativa con quella personale? potrei/potremmo fare di meglio? e come azienda?
Creatività: come dovrebbe essere? la modalità di gestione del lavoro/vita attivata in urgenza, come potrebbe essere a regime, una volta terminata l’emergenza? Noi vogliamo lo smartworking, il telelavoro non è abbastanza.
Analisi: quali sono i vincoli del sistema? quali sono le risorse?
Senso pratico: quali strategie possiamo attuare tenendo conto dell’analisi.
Lunedì è stato firmato l’accordo individuale di smartworking. Si può fare.
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