A chi ha brutti pensieri, sia data una nuova testa
Dietro al Teatro Colosseo di Torino spicca il murales di uno studente sfinito dalla DAD addormentato su un libro. Alla sera dopo ore di connessione quanti di noi hanno la voglia e la forza di aprire un libro, leggerlo e magari addirittura capirlo?
Repubblica ha lanciato in settimana un questionario rivolto agli studenti e non a caso la prima domanda è: Da un punto di vista psicofisico, dopo le lezioni in Dad ti senti: Come prima, Più stanco, Meno stanco? Siamo curiosi di conoscerne gli esiti ufficiali. Mi sembra che il rientro a scuola abbia portato un po’ di leggerezza negli spiriti e un po’ di pesantezza nei fisici disabituati ai rapporti in presenza.
Come possiamo reagire e riagire come persone e come aziende?
Non avendo più la costanza di leggere, provata come un adolescente, mi sono iscritta al laboratorio autobiografico Il futuro immaginato, organizzato dalla dott.ssa Lucia Portis.
Il laboratorio di scrittura autobiografica è stato un viaggio nei nostri sogni, nei desideri, nelle aspirazioni e nei progetti del passato, ci ha fatto rivivere le nostre sliding doors, i diversi orizzonti delle attese che si sono manifestati lungo l’arco della vita, le memorie dei nostri futuri. Ciò che siamo oggi dipende in parte dagli orizzonti di attesa del passato, dai futuri possibili che abbiamo intravisto.
L’ultimo giorno ci siamo cimentati nell’immaginare un progetto o un sogno del passato e di trasformarlo in un progetto del nostro futuro. Come vi vedete tra un anno?
L’introspezione sul nostro passato ha reso possibile immaginare un futuro differente e la sorpresa è stata scoprire che la maggior parte dei desideri espressi da ciascuno, riguarda l’imparare. Quanto potere e quanta immaginazione in questo gioco!
Il bisogno di certezze ci ha tenuti intrappolati nel passato e ci limita nella spinta a fare. Il nostro passato invece, ci dice che possiamo fare.
Ecco come possiamo reagire, proiettiamoci nel positivo, nel fare. Impariamo.
Se comandasse Arlecchino il cielo sai come lo vuole? A toppe di cento colori cucite con un raggio di sole. Se Gianduia diventasse ministro dello Stato, farebbe le case di zucchero con le porte di cioccolato. Se comandasse Pulcinella la legge sarebbe questa: a chi ha brutti pensieri sia data una nuova testa. G. Rodari - Il gioco del se.
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